Rivedi completamente il modo in cui comunichi.
Come parli di te stesso, degli altri, dei tuoi progetti, della tua vita.
Se ti chiedono come va, non dire che sta andando tutto male.
Rispondi: “Mi sto impegnando per migliorare le cose”.
Se ti offrono una sigaretta non dire che stai cercando di smettere.
Rispondi: “No grazie, io non fumo”.
Non concentrare la tua parola sul passato, non dire che hai fallito.
Concentrala sul presente: “Sto imparando dai miei errori”.
Se una situazione è difficile, non dire che non ce la puoi fare.
La motivazione nasce dalla parola.
Esprimiti così: “Non so come andrà, ma io ce la metterò tutta”.
Se sbagli, non chiedere scusa a ripetizione.
Usa la parola per proiettarti in avanti: “Grazie per la tua comprensione, non capiterà più”.
Esprimiti con calma e con chiarezza: se parli con superficialità di te stesso, sarai considerato una persona superficiale.
Non credere che urlare il tuo messaggio lo renda più comprensibile: è quasi sempre il contrario.
Se nel mondo immetti parole di odio, violenza, maleducazione e rabbia, il mondo ti restituirà tutto questo.
Se parli con timore dei tuoi sogni, nessuno ci crederà.
Nemmeno tu.
Le neuroscienze dimostrano che le parole sono così potenti da poter cambiare la nostra percezione della realtà, il nostro umore, il nostro sistema di valori, le nostre credenze più radicate.
Quindi presta attenzione a ciò di cui parli ogni giorno.
Se si tratta solo degli aspetti più pesanti e tremendi della vita (guerre, malattie, morte, tragedie), non ti aspettare una vita spensierata e leggera.
Dall’alba dei tempi l’essere umano usa la parola per affrontare al meglio la vita.
Mantra, preghiere, canti, meditazioni, poesie.
Una parola può uccidere, un’altra può donare felicità.
Se vuoi migliorare la tua vita, parti da questa consapevolezza.
Concediti qualche parola di incoraggiamento e amor proprio.
Usa parole gentili verso gli altri, le stesse che rivolgi a te stesso.
Ringrazia e complimentati.
Quando sei felice, dillo ad alta voce.
La mente crea la realtà anche attraverso la parola, che è l’espressione esteriore del pensiero.
Prenditene cura.
E infine ricorda: se non sai come esprimerti o non sai cosa dire, va benissimo non dire niente.
Non aggiungere rumore al rumore.
Il silenzio è una risposta, ed è spesso la più saggia.
E tu come comunichi?
Daniela Caccianiga
Psicologa Psicoterapeuta