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I videogiochi rientrano tra le attività del tempo libero maggiormente amate dai bambini. Il 36% dei ragazzi italiani tra i 14 e i 19 anni dichiara di giocare tutti i giorni con giochi al PC, console o altri dispositivi mobili[2]. Per molti under 18 i videogame svolgono un ruolo di primo piano nella loro vita ed è comprensibile che i genitori vogliano avere la certezza che il tempo passato davanti ad uno schermo non abbia ripercussioni negative sullo sviluppo dei loro figli.

Controlla quindi in che modo tuo figlio interagisce con i videogiochi e non trascurare eventuali campanelli d’allarme. Esistono alcuni tipici segnali che ti dovrebbero far capire che è arrivato il momento di intervenire: [3]

Il tuo bambino ha spesso mal di testa, emicrania e problemi posturali dovuti al troppo tempo passato seduto davanti ad uno schermo.
Tuo figlio gioca (a volte) durante le ore serali o di notte ed è quindi spesso stanco durante il giorno.
Durante le attività scolastiche o nella pratica di altri hobby dimostra di avere problemi di concentrazione.
Di fronte ad un divieto diventa subito nervoso e aggressivo.
Al di fuori dei videogiochi, tuo figlio è privo di energie e trascura altre attività del tempo libero o i suoi doveri a casa e a scuola.
Tuo figlio dedica poco tempo agli amici o trascorre del tempo con loro solo per giocare ai videogame.
Il rendimento scolastico è peggiorato rapidamente e non ci sono altri motivi che potrebbero aver causato questo cambiamento.
Regole per bambini – Spazio per altri hobby oltre ai media digitali
Con buone probabilità riscontrerai solo una parte dei comportamenti citati. Spesso l’insorgere di questi problemi avviene in sordina e i genitori si rendono conto della reale situazione quando la passione si è già trasformata in dipendenza. Se si tratta di una situazione che si protrae da tempo e che rischia di influire significativamente sulla vostra vita, non c’è tempo da perdere. Definisci subito regole chiare e precise e, nel caso, chiedi aiuto ad un esperto. Cerca sempre di far comprendere a tuo figlio che le regole imposte sono state pensate per il suo bene e non preoccuparti se, soprattutto all’inizio, reagirà negativamente ribellandosi ai tuoi divieti.

Attendo i vostri commenti!!

A presto

Daniela Caccianiga

Psicologa-Psicoterapeuta

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